Roggia dei Mulini a Lozzo di Cadore: il percorso (galleria sequenziale)
La Roggia dei Mulini può essere raggiunta da quattro differenti direzioni di provenienza. Qui verrà brevemente illustrato il percorso di avvicinamento “dal basso”, provenendo da piazza IV novembre, inizio del percorso di visita descritto nel pieghevole “La Roggia dei Mulini di Lozzo di Cadore“. Altre informazioni sulla Roggia possono essere trovate sul sito www.lozzodicadore.eu: Roggia dei Mulini di Lozzo di Cadore: informazioni turistiche, Roggia dei Mulini di Lozzo di Cadore: informazioni storico-tecnologiche. Questa galleria è disponibile anche nel formato slideshow all’indirizzo Roggia dei Mulini a Lozzo di Cadore: il percorso (slideshow).
La Roggia dei Mulini può essere raggiunta da quattro differenti direzioni di provenienza.
Qui verrà brevemente illustrato il percorso di avvicinamento “dal basso” (provenendo da piazza IV novembre).
Il percorso si snoda parallelo al corso del torrente Rio Rin, la cui acqua alimentava “a cascata” i vari utilizzatori idraulici.
Nel percorso di avvicinamento si evidenziano i fianchi “gessosi” di Revìs.
Nell’avvicinarsi al cuore della Roggia si profila la sinuosa copertura di una pensilina.
Si prospetta la roggia lignea che incanala l’acqua verso la ruota idraulica.
Nell’angolo in basso a sinistra si intravvede la ruota e la parte finale della roggia (doccia).
Ed ecco finalmente roggia e ruota assieme. La ruota non è collegata ad alcun organo interno.
Addossato alla pensilina vive un noce …
Il ponticello “gettato” sulle acque di scarico della ruota idraulica che alimentano il vicino lavatoio.
Lo slargo pianeggiante nelle adiacenze dell’area della Roggia. Si intravvedono il mulino Calligaro e Del Favero.
Dall’altro lato ecco l’imbocco della “Strada dei Mulini” con il mulino Zanella in Loda che nasconde quello sottostante detto “dei Pinza”.
La “Strada dei Mulini” con i mulini “dei Pinza” (a sinistra, ribassato) e Zanella in Loda.
Un particolare del mulino Calligaro …
… oltre il quale si staglia il mulino Del Favero.
A fianco del mulino Del Favero un particolare della roggia lignea che alimenta la ruota.
Una diversione del percorso che permette di raggiungere il parcheggio denominato ex brolo Sior Tita.
La tettoia che dà protezione al lavatoio. A fianco si intravvede la centralina elettrica di Leo Baldovin.
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27 Febbraio 2010 @ 22:08
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Roggia dei Mulini: mulino Del Favero (galleria sequenziale) » Blog di Danilo De Martin
28 Febbraio 2010 @ 15:51
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BETTIGAC
16 Giugno 2010 @ 20:57
sono meravigliosi i tuoi lavori e l’interesse che dimostri per il tuo territorio anche noi a Colico stiamo cercando di ridestare interesse per la roggia dei mulini, i lavatoi, i disegni sacri sui muri ma l’incuria, la speculazione selvaggia e il menefreghisto dei nostri politici sta distruggendo tutte queste testimonianze
se vuoi darci qualche dritta anche per ottenere finanziamenti
vieni a visitarci facebook museoculturacontadinacolico – salviamo la roggia dei mulini – nonsololago
distinti saluti
cinzia Bettiga
associazione centro italiano femminile Colico
-museo della cultura contadina
danilodemartin
17 Giugno 2010 @ 09:11
Ho visto che anche voi non scherzate per quanto riguarda desiderio e volontà di salvare dall’abbandono le poche cose che parlano del nostro (non lontanissimo) passato. L’intreccio che si è venuto a creare tra le esigenze carrieristiche (o di poltrona) dei politici ed il sistema di elargizione dei fondi per iniziative “culturali”, ha colpito anche i rappresentanti della politica locale (e forse questi ultimi sono oggi ancor più legati degli alti papaveri ad esigenze di “opportunità”). Ecco quindi che le iniziative come le tue/vostre, trasversali in ogni ambito, cozzano contro esigenze “superiori” che sono assolutamente slegate dal territorio. Ovviamente ci sono ancora le eccezioni … ed anche i colpi di fortuna (spesso legati a progetti comunitari coem è stato per la Roggia di Lozzo che ha sfruttato nel 1998-99 i fondi del progetto “Raffaello”). Per il resto ci si deve ancora appoggiare al lavoro dei volontari, ma anche questi ultimi sono in lento e, sembra, inesorabile calo.
Cordiali saluti e buon lavoro!
Danilo De Martin
MariangelaFullin Rettore
13 Luglio 2012 @ 16:35
Adorei e guardei todas as fotos,mande mais para conhecer a terra do meu nono Raimundo Fullin,beijos Mari.