Alla scoperta delle chiese di Lozzo di Cadore
ALLA SCOPERTA DELLE CHIESE DI LOZZO DI CADORE
Itinerario ad anello per iniziare a conoscere la chiesa parrocchiale, la ex-parrocchiale, il capitello della Madonnetta, le chiese di Loreto e S. Rocco
Union Ladina del Cadore de Medo, Lozzo di Cadore 2006
F.to A4 a tre ante
[…] Premessa: questo pieghevole descrive un percorso ideale che unisce fra loro le chiese di Lozzo, facendone conoscere gli aspetti principali che le contraddistinguono e fornendo, al tempo stesso, un ottimo motivo per passeggiare fra le vie del paese scoprendo ciò che ci circonda (il giro completo richiede 1,30 – 2 ore di tempo).
La chiesa parrocchiale: da piazza IV Novembre, si giunge in breve alla chiesa parrocchiale aperta al culto nel 1973, eretta in seguito ad un voto fatto dalla popolazione nel lontano ottobre del 1944, allorquando si temette la distruzione del paese ad opera delle truppe d’occupazione tedesche. Dedicata alla Madonna del Rosario, è stata consacrata il 7 ottobre 2000 dal vescovo Pietro Brollo; la sua struttura è moderna ed innovativa anche perché è stata realizzata nel cuore urbanistico del paese.
Si accede alla chiesa vera e propria, a pianta quadrata, attraverso un atrio; degno di nota è l’altare in marmo, disposto centralmente, che contiene le reliquie di S. Prospero e S. Chiaro ed è collocato sotto un crocifisso antico. L’ Eucaristia (il tabernacolo) è invece custodita in una zona più appartata, seminascosta da un muro, dove è possibile osservare un pannello decorato a mosaico raffigurante tre scene tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento e il miracolo di Bolsena, nelle quali è sviluppato il tema del banchetto Eucaristico.
Tutta la rappresentazione di Carlo Nevyjel si estende per 8 metri ed è pervasa da un sentimento drammatico. Particolare ed unica è anche la via Crucis, opera di Vico Calabrò e del ceramista G. Pellicanò, costituita da diverse formelle in terracotta accostate le une alle altre in modo da dar vita ad un nastro lungo 7.5 metri circa. È esposta, poi, insieme ai Santi Domenico e Caterina, la venerata statua della Madonna del Rosario, fortunatamente salvata dall’incendio del 1867, ad essa i lozzesi sono legati da profondo affetto. Queste sculture sono opere d’Andrea Brustolon (1660-1732) importante esponente del rococò veneziano […].
Ho realizzato il pieghevole, insieme a Giulia Larese, per l’Union Ladina del Cadore de Medo nel quadro di un più articolato impegno volontaristico indirizzato a sostenere e sviluppare forme di accoglienza turistica a beneficio della nostra comunità.
E’ disponibile all’indirizzo di seguito specificato; il lavoro è rilasciato con licenza Cretive Commons By-Nc-Nd (citando gli autori puoi usare quest’opera liberamente, senza modificarla, purchè ciò che fai con essa non abbia fini commerciali). Esso è concesso, a titolo gratuito, a chiunque intenda utilizzarlo nel rispetto della dichiarata licenza d’uso.
(pieghevole [pdf 2.6 MB]: Alla scoperta delle chiese di Lozzo).