una foto per ogni escursione 2021
Escursioni portate a termine nel corso del 2021 (qui quelle del 2016, del 2017, del 2018, del 2019 e del 2020.
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Escursioni portate a termine nel corso del 2018 (qui quelle del 2016 e del 2017).
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L’Anello del Tudaio di Razzo è un percorso escursionistico circolare che si svolge attorno alla cresta del Tudaio di Razzo con il valico dell’omonima forcella. Da Cima Ciampigotto (1790 m) fino alla croce del Col di Sola (2120 m): qui di seguito il post riassuntivo di questo tratto d’escursione con video, foto sferica e panoramica.
Avvertenza: il tratto successivo, dal Col di Sola a Forcella Najareit attraverso la Forcella del Tudaio di Razzo, non è segnato e non ha traccia a terra.
Dal Col di Sola si segue il crinale erboso che sale ad un promontorio roccioso che si aggira per prato sulla destra, spuntando su una forcelletta; da questa ci si cala sul versante opposto raggiungendo le falde del ghiaione alla base della cresta montuosa che costituisce il Tudaio di Razzo (2273 m); lo si attraversa su traccia di sentiero fino alla base del ripido pendio che conduce alla chiara e netta Forcella del Tudaio di Razzo (2230 m); per guadagnare la forcella è opportuno tenersi sulla sinistra del pendio dove il ghiaione è affiancato da un costone roccioso che permette una più franca salita.
Raggiunta la forcella ci si cala per qualche metro sul versante opposto: in questo breve tratto può essere necessario l’uso delle mani per garantirsi l’equilibrio. A questo punto vale la pena, prima di iniziare la discesa sul versante sud, deviare verso sinistra in leggera salita per un breve tratto (60 m circa) che conduce ad uno slargo panoramico ai piedi della Cima Est del Tudaio di Razzo (caratteristica un’ampia placca levigata alla base della cima): qui, su uno spuntone di roccia sul lato che guarda l’altopiano di Razzo, qualcuno ha posto una statuetta della Madonna. Dallo slargo si torna quindi indietro per intraprendere la discesa lungo un valloncello ghiaioso inframezzato da erba, tenendosi tendenzialmente sulla destra, affiancando il costone roccioso che delimita verso ovest il ghiaione. Quando quest’ultimo si apre lasciandosi alle spalle i salti di roccia della cresta, si scende ancora diagonalmente sul pietrame fino ad incontrare una traccia abbastanza marcata, sempre comunque sul pietrame, che taglia il ghiaione orizzontalmente in direzione della marcata ed erbosa Forcella Najareit.
L’ampia Forcella Najareit (o Forcella Piova) è bipartita da un poderoso scoglio roccioso (erboso sulla sommità) in due segmenti: a noi interessa quello di destra, tra i due il meno ampio, dal quale ha origine un valloncello per buona parte erboso, tagliato ad un certo punto da una lingua di ghiaie. Lo si percorre in discesa per circa 300 m (anche in questo tratto la traccia a terra è piuttosto labile e non ci sono segni: vedi mappa statica lincata di seguito), portandosi gradualmente e diagonalmente verso destra, fino ad incontrare alcuni segni su piante e la traccia del sentiero Cima Ciampigotto-Casera Doana che si segue verso destra. Tale traccia è ben evidente fino all’attraversamento della testata della Val Largia (circa 300 m), un pendio erboso che si taglia in leggera discesa, quasi sul piano, nel quale però la traccia a terra svanisce e i pochi segni sulle pietre sono nascosti dalle erbe succulente. Per una descrizione più particolareggiata di questo tratto si veda eventualmente questa scheda relativa all’escursione al Monte Piova. Ritrovata la traccia a terra e i segni nei pressi del Pian della Lasta, si raggiunge in breve l’inizio della Costa di Campoduro (stazione d’arrivo dello skilift di Razzo) discesa la quale si giunge al punto di partenza, Cima Ciampigotto.
Percorso di andata fino al Col di SOla su BRouter: Cima Ciampigotto-Col di Sola;
Percorso di ritorno su BRouter Forcella Najareit- Cima Ciampigotto;
Mappa statica dell’intero percorso con l’evidenziazione dei tratti senza segni e senza traccia a terra o con traccia labile (in particolare il tratto Col di Sola-Forcella del Tudaio di Razzo-Forcella Najareit).
Foto sferica sulla Forcella del Tudaio di Razzo (link diretto su Theta360):
Forcella del Tudaio di Razzo (2230 m) lungo la cresta dei Tudai di Razzo #theta360 #theta360it – Spherical Image – RICOH THETA
Vedi eventualmente la foto sferica dello slargo ai piedi della Cima Est del Tudaio di Razzo (luogo nel quale si può osservare la statuetta della Madonna).
Panoramica da Forcella Najareit verso la cresta dei Tudai di Razzo, la Busa e il Crodon di Tiarfin:
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Fino a Ra Stua (1668 m) con il servizio navetta del Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo (6 euro, partenza dalla sede dell’ufficio del parco a Fiammes; fuori stagione si può salire a Ra Stua con proprio mezzo). Da Malga Ra Stua si segue la strada del Valon Scuro (segnavia n. 6) fino ad imboccare, sulla destra, il sentiero 26 che risale verso i Crepe de Socroda; lo si segue passando per la Cros del Gris, le adiacenze del lago di Remeda Rossa, il lago Gran de Fosses giungendo infine in vista del rifugio Biella (2327 m) e della Croda del Béco che gli fa da sfondo. Raggiunta quindi Forcella Sora Forno, appena dietro il rifugio, si segue il sentiero fino in vetta (2810 m).
Percorso su BRouter: dislivello 1140 m; lunghezza a/r 16,8 km (qui mappa statica).
Foto sferica (link diretto su Theta360):
Croda del Béco / Seekofel – Dolomiti di Braies (2810 m) #theta360 #theta360it – Spherical Image – RICOH THETA
Foto panoramica dalla vetta della Croda del Béco:
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Da Bagni di Moso in cabinovia ai Prati di Croda Rossa; da qui su sentiero n. 100 per una quarantina di minuti fino ad un bivio tabellato al quale si devia a sinistra per salire il Coston di Croda Rossa al cui ha inizio la “ferrata”; si supera un pronunciato salto roccioso su scale in ferro per continuare la salita per gran parte su normale sentiero, inframezzato da brevi tratti di fune metallica nei punti più impegnativi.
Percorso su BRouter: dislivello 1010 m; lunghezza salita 4,2 km (qui mappa statica).
Foto sferica (link diretto su Theta360):
Croda Rossa di Sesto (2936 m) #theta360 #theta360it – Spherical Image – RICOH THETA
Panoramica dal versante N, appena sotto la croce di vetta:
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A Misurina, dai pressi dell’ufficio turistico, ci si avvia lungo il sentiero 224, che si lascia in breve, all’altezza di una piantana con tabella, deviando a destra lungo il sentiero 224a, che si segue fino alla cima. Da questa, sempre per 224a, si percorre inizialmente la parte sommitale della Costa di Popena per deviare poi a destra in direzione di Misurina, zigzagando in discesa lungo un canalino erboso fino al cospetto della Guglia Giuliana, dalla quale, su comoda traccia, si continua la discesa fino a Misurina.
Percorso su BRouter: dislivello 500 m, lunghezza anello 5,1 km (qui mappa statica).
Foto sferica dalla cima (link diretto su Theta360):
Monte Popena o Popena Basso (2224 m) – Misurina – Dolomiti #theta360 #theta360it – Spherical Image – RICOH THETA
Foto panoramica dalla cima del Monte Popena:
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Da Cima Ciampigotto (1790 m) lungo il sentiero 337 fino a un bivio poco sopra e a est de La Sella ; qui si devia a sinistra su traccia labile e si rimonta (piccoli ometti) un costone erboso punteggiato da piccoli larici fino alla base di una dorsale erbosa che si segue fino alla cima su chiara traccia.
Avvertenza: lungo il sentiero 337 il tratto erboso che attraversa la testata della Val Larga, da Pian de la Lasta per circa 300 m, è sostanzialmente privo sia di segnaletica che di traccia a terra. In realtà si rinvengono due paletti e alcuni segni su pietrame a livello del terreno che però, dopo la levata estiva dell’erba, “spariscono alla vista”. In linea generale, per l’attraversamento si possono adottare queste indicazioni di massima: da Pian de la Lasta seguire in leggera discesa i segnavia fino ad un ultimo segno su un grande albero, punto nel quale il sentiero cambia radicalmente direzione piegando a sinistra (primo paletto) lungo un ancor leggibile tracciato (dipende dall’altezza dell’erba) di vecchia mulattiera. La si segue (in leggera discesa, per circa una settantina di metri) fino ad incontrare, sulla sinistra, un secondo paletto con segnavia bianco/rosso; qui si devia a sinistra in leggera salita rimontando la costa erbosa per un breve tratto e mantenendo poi la quota raggiunta (assecondando la prateria: su uno slargo franoso si dovrebbe incontrare il terzo paletto) fino al punto in cui le succulente erbe lasciano il posto ad un fianco più magro e alberato, in parte detritico, sul quale si rinviene nuovamente una buona traccia del sentiero con i relativi segnavia. In fondo all’articolo trovate una mappa corredata di fotografia del luogo che descrive più dettagliatamente questo attraversamento erboso.
Percorso su BRouter con dislivello di 520 m e lunghezza 3,6 km relativi all’andata (qui mappa statica).
Foto sferica dalla cima del Monte Piova (link diretto su Theta360):
Monte Piova (2316 m), Forni di Sopra: un prato per salire verso il cielo… – Spherical Image – RICOH THETA
Foto panoramica 360 dalla cima del Monte Piova:
Mappa e foto descrittiva dell’attraversamento erboso sul sentiero 337 subito dopo Pian de la Lasta:
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Da Misurina (1750 m) per la strada segnavia 120 fino al Rifugio Col de Varda (2115 m) (per raggiungere il rifugio può essere utilizzata eventualmente anche la seggiovia). Dietro il rifugio si imbocca il sentiero sv. 117 – Sentiero Bonacossa – in direzione della Forcella Misurina (2395 m) dalla quale si scende poi nel Ciadin de la Neve (2175 m) e da qui, sempre lungo il sv. 117, si risale verso Forcella del Diavolo (2380 m). Nel ritorno, da Forcella del Diavolo si scende per la via di salita fino al bivio nel Ciadin della Neve (tabelle), dal quale si prosegue in discesa lungo il sv. 118 fino ad una successiva piantana con tabelle, all’altezza della quale si lascia a destra il 118 per proseguire verso sud su buona traccia di sentiero raggiungendo un vicino rudere della Grande Guerra; da questo, per sentiero e in seguito il tracciato di una vecchia stradina militare, si confluisce sul letto di una prima pista da sci che si può seguire in discesa fino alla stazione di partenza della seggiovia e parcheggio; in alternativa, il tracciato della stradina militare continua oltre la pista, attraversandone poi altre due, per confluire, all’altezza del pilone della seggiovia n. 12, nella strada che collega il Rif. Col de Varda a Misurina (segnavia n. 120), lungo la quale si torna al parcheggio.
Percorso completo su BRouter: dislivello 900 m; lunghezza 9,9 km (qui mappa statica).
Foto sferica (link diretto su Theta360):
Forcella del Diavolo (2380 m), tra il Ciadin de la Neve (a ovest) e il Ciadin dei Toce (a est), lungo il Sentiero Bonacossa (segnavia 117) – Gruppo dei Cadini di Misurina – Dolomiti #theta360 #theta360it – Spherical Image – RICOH THETA
Foto panoramica scattata lungo le Grave di Misurina (tra il Rif. Col de Varda e Forcella Misurina):