[…] Ma tutto immaginavamo tranne che monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, sparasse contro la Germania: «Pensa troppo a se stessa».
[…] Ora, a parte la gaffe verso la Germania, lo stesso Paese che ha dato i natali a Benedetto XVI; al di là del boomerang verso quel «popolo tedesco» che esprime anche i turisti storicamente amanti del Veneto (e di Vicenza) e al netto del giudizio su un Paese notoriamente solido, l’invettiva di Pizziol ha comunque il merito di avviare una riflessione su Europa, crisi e strategie. Con un’avvertenza, però: se l’Europa rischia la bancarotta non è certo per le politiche di rigore della Germania. Piuttosto, bisogna riflettere sulle finanze spregiudicate di Atene, Madrid e in parte di Roma, prima del Governo Monti.
[…] Ciò che sorprende nell’analisi di monsignor Pizziol è l’obiettivo di fondo: una critica sì acuta all’esterno, in questo caso alla Germania, ma deficitaria al proprio interno e cioè al Vaticano: l’affare Gotti Tedeschi, il corvo o i corvi che sottraggono decine di documenti riservati anche sui conti e gli investimenti della Santa Sede.
Da che pulpito !! Oltretutto, speriamen ke ai turisten tedeschen non gli girino le ballen … (una tirata d’orecchi da Bertone non gliela leva nessuno: fanatico).
16 Giugno 2012
l’egoismo di Franz, Peter und Sabine e Vatican-leaks
territoriarchico crisi-finanziaria, prediche-cattoliche, stato-chiesa Le Rette Vie Cattoliche
Osserva giustamente Melilli sul Corriere del Veneto in relazione all’uscita del vescovo di Vicenza:
Da che pulpito !! Oltretutto, speriamen ke ai turisten tedeschen non gli girino le ballen … (una tirata d’orecchi da Bertone non gliela leva nessuno: fanatico).