Io uso poco i contanti e una imposta che volesse penalizzarne l’utilizzo non mi darebbe granché fastidio. Sono un lavoratore dipendente e non ho simpatia per gli evasori per cui dovrei essere a favore della idea che Milena Gabanelli ripropone dalle pagine del Corriere.
C’è tuttavia una maledizione terribile che mi impedisce di farlo: dispongo di un cervello funzionante e ragionando brevemente sulla proposta mi sembra che sia inutile ai fini della lotta all’evasione e potenzialmente dannosa per i contribuenti onesti. Aggiungete la sgradevole ostinazione di mettere in discussione le cose che trovo incongruenti anche se le dice una giornalista famosa dalle colonne del Corriere della sera (più volte) oltre che da una trasmissione televisiva molto seguita ed ecco pronto questo pezzo tremendamente antipatico.
Le mie obbiezioni principali si possono riassumere così:
1- Tassare versamenti e prelievi in banca non ha effetti contro gli evasori perché i soldi in nero non transitano dalle banche e colpirebbe solo i cittadini onesti che usano intermediari finanziari
2- Esistono ostacoli pratici insormontabili legati alla natura dei mezzi di pagamento: scoraggiarne uno rende conveniente crearne di nuovi
3- Il costo finale che ricade sui consumatori non si può eliminare proibendolo per legge: le banche e gli intermediari riusciranno sempre (forti anche della scarsa concorrenza) a trasferirli sui clienti finali
In merito al punto 1 va rilevato che il nero funziona come un circuito parallelo: il locatore incassa in nero e poi spende in nero, idem il dentista o il macellaio. Tassare prelievi e versamenti non ha alcun effetto su questo circuito sul quale, per esempio, impatta il limite di importo per gli acquisti fatti in contanti (oggi 1000€). Col limite esistente, l’evasore ha difficoltà a spendere i soldi neri perché non può pagare in contanti più di 1000€. La tassa sui prelievi e versamenti invece non ha alcun effetto su chi incassa in contanti e poi spende questi contanti presso altri soggetti interessati ad evadere e colpirebbe invece chi è costretto dall’arretratezza del nostro sistema a fare pagamenti in contanti. […]
(leggi tutto su Linkiesta – Massimo Famularo)
4 Settembre 2012
L’Ultimo Insulto Di un Banchiere Centrale (Mario Draghi getta la Maschera)
territoriarchico bce, crisi-finanziaria, uscita-dall-euro Come funziona, Crisi Finanziaria, Economia e Finanza
[…] E Draghi oggi cosa ti annuncia?
a) Che la BCE può legittimamente comprare titoli di stato purchè con durata entro 3 anni!!!!!
b) Ma lo farà solo se gli Stati sottoporranno i cittadini a un bella cura lacrime e sangue*
*veloavevamodetto……condizionale!
Ma guarda un pochino, la BCE vuole ricomprare a prezzi da bolla gli stessi titoli che le banche hanno comprato a prezzi di saldo. Eccolo li Draghi il salvatore dell’Euro.
Il discorso fatto oggi dal presidente della BCE è un insulto, uno sputo in faccia ai cittadini europei, tutti i cittadini, tedeschi compresi. E’ chiaro e spudorato lo scopo di dare al sistema bancario una fonte di utili facile quanto illegittima.
Si illegittima perchè è una palla gigantesca la tesi secondo cui acquisti diretti di bond con scadenza fino a 3 anni da aparte della banca centrale non costituiscano stampa di moneta e dunque siano nel mandato della BCE. E’ già materia controversa l’ipotesi per la quale acquisti di bond con durata fino a 18 mesi non costituiscano stampa di moneta, figuriamoci per una durata doppia.
Eh però mica finisce qui: per buon peso il nostro Draghi si è anche permesso di mettere le “condizioni”: noi facciamo ricchi i banchieri se voi accettate un bel piano di austerity!
Lo confesso, questo è troppo anche per la mia pazienza e il mio sogno di Europa Unita. L’Euro si sta rivelando un mezzo di dominio del potere finanziario sui cittadini e sull’economia produttiva, questa non è più la mia moneta, questa non è più la mia Europa. A queste condizioni molto meglio andre fuori dall’Euro.
(leggi tutto su RischioCalcolato)
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