El Gobierno
6 Giugno 2012
una sola via: abbassare le tasse
territoriarchico analisi-governo-monti, crisi-finanziaria, imposizione-fiscale, riduzione-tasse Crisi Finanziaria, El Gobierno
[…] Esiste una differenza fondamentale tra gli Stati e tutti gli altri attori economici. Le famiglie, le imprese e le istituzioni non profit programmano infatti e realizzano le loro spese sulla base dei redditi che riescono a conseguire attraverso le rispettive attività. Gli Stati al contrario prima decidono quanto spendere e poi quanto sottrarre ai cittadini attraverso le tasse per finanziare la spesa pubblica. Per i privati la spesa dipende dalle entrate, per gli Stati le entrate dipendono dalla spesa. La spesa pubblica è pertanto una variabile indipendente.
[…] Il contribuente è quindi obbligato a impiegare una quota crescente dei sui redditi, decrescenti a causa delle recessione, per finanziare in maniera coercitiva costi esorbitanti di servizi di qualità scadente che mai sceglierebbe di comperare se fosse libero di scegliere. Una spesa pubblica indipendente dalla quantità e qualità dei servizi pubblici implica una corrispondente tassazione indipendente dai redditi prodotti dagli agenti economici. Infatti, se le aliquote fossero date, redditi decrescenti a causa della recessione produrrebbero razionalmente e condivisibilmente un gettito decrescente. Invece, poiché il livello del gettito ricercato dai governi è grandezza indipendente da tutto il resto e definito ex ante, le aliquote diventano flessibili e si relazionano con i redditi/gli imponibili secondo un’iperbole equilatera.
[…] Non c’è bisogno di scomodare Arthur Laffer per essere consapevoli che un’aliquota al 100% produce gettito zero: un’imposta espropriativa riesce ad associare gettito nullo, come nel caso di nessuna imposta, a fenomeno economico nullo. Splendido risultato!
[…] Cosa bisognerebbe fare allora? È evidente che per aumentare il gettito bisogna iniziare a ridurre, e farlo a regime in maniera considerevole, le aliquote fiscali al fine di rilanciare i fenomeni economici soffocati dall’alta pressione. Ma questo non è fattibile sin tanto che i cittadini e gli attori economici privati in generale non riusciranno a imporre ai decisori politici il semplice vincolo che sono le entrate pubbliche conseguibili con aliquote eque e ragionevoli a stabilire quanto esattamente lo stato può spendere.
(via Il Sussidiario – Ugo Arrigo)
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6 Giugno 2012
l’attività del governo Monti: per Alesina e Giavazzi la direzione è sbagliata
territoriarchico alesina&giavazzi, analisi-governo-monti, governo-monti El Gobierno
[…] Già molti osservatori sono rimasti perplessi per i passi indietro compiuti sulle liberalizzazioni e sulla riforma del mercato del lavoro. Ora si chiedono in che direzione si muoverà il governo Monti. A noi pare si vada in quella sbagliata.
Il provvedimento più importante che il governo si appresta a varare riguarda le infrastrutture fisiche. Lo abbiamo detto più volte, ma è bene ripeterlo: non è questa la priorità dell’Italia. Che beneficio arreca a un’impresa risparmiare mezz’ora fra Civitavecchia e Grosseto se poi deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile, due per sapere da un giudice se dovrà reintegrare sul posto di lavoro un dipendente che aveva licenziato, oltre un anno per essere pagata da un’amministrazione pubblica?
A un Paese post industriale come l’Italia non servono più infrastrutture fisiche. Servono infrastrutture di altro tipo: una giustizia veloce, certezza del diritto, regolamenti snelli, un’amministrazione pubblica che faccia il suo dovere e non imponga costi enormi a cittadini e imprese, un’università che produca buon capitale umano e buona ricerca, e una lotta efficace alla criminalità organizzata. […]
(via Corriere della Sera – Alesina & Giavazzi)
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1 Giugno 2012
l’OCSE certifica il record mondiale di Monti di incremento di tasse
territoriarchico banana-republic, governo-monti, imposizione-fiscale, verso-la-bancarotta El Gobierno, Tartassati
Tenuto conto che la colpa non è proprio tutta di Monti – visto che buona parte della tassazione che ci opprime è un lascito del gobierno Berluscones – che comunque Monti ha contribuito a rendere ancor più asfissiante, la seguente comparazione non lascia dubbi su come i vari stati abbiano agito dal lato taglio della spesa e da quello dell’aumento dell’imposizione fiscale. A futura memoria.
(via Rischio Calcolato – Gpg Imperatrice)
30 Maggio 2012
Verso la bancarotta: asta sui BTP un bagno di sangue …
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[…] Mario Monti ha SCELTO la via delle tasse e dello stato di polizia fiscale.
Il risultato lo vediamo oggi.
Dunque, Sen, prof. Mario Monti, per il bene del Nostro Paese, dimettiti!
da S24o
Rendimenti in rialzo all’asta odierna di Btp a lungo termine che registra una domanda piuttosto sostenuta con l’intero ammontare offerto che è stato collocato. Sul BTp decennale il rendimento torna sopra il 6% attestandosi al 6,03% rispetto al 5,84% del precedente collocamento. Aumento più accentuato per i rendimenti sul titolo a 5 anni che registra un tasso del 5,66% rispetto al 4,85% dell’asta precedente.
In questo modo il differenziale dei rendimento o spread tra BTp a 10 anni e Bund della Germania è arrivato a toccare 4,69 punti percentuali, o 469 punti base.
Si attendono commenti dai media sussidiati… (ovviamente sarà colpa del calcio e della situazione internazionale)
Breve promemoria per il prof. Sen. Mario Monti
solo 145bps all’inversione della curva.
Spread a 464bps (solo 36 punticini dalla magica quota 500)
E questo tizio non è neppure stato eletto.
(via Rischio Calcolato)
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8 Giugno 2012
permettetemi di rassicurarvi totalmente: i poteri forti non esistono
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La Stampa oggi: Monti: “Abbandonati dai poteri forti”. No comment.
(via BLOZ il blog su Lozzo di Cadore Dolomiti)