Dategli il tempo di realizzare e vedrete che anche stavolta Gaetano Quagliariello non mancherà di gridare: «Assassini!».
(via Malvino)
1 Settembre 2012
territoriarchico eutanasia, spazio-laico, te, testamento-biologico Spazio Laico
Dategli il tempo di realizzare e vedrete che anche stavolta Gaetano Quagliariello non mancherà di gridare: «Assassini!».
(via Malvino)
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5 Luglio 2012
territoriarchico pedofilia, stato-chiesa, vaticano Le Rette Vie Cattoliche, Spazio Laico, Vatikan
(via @JoePolpetta)
2 Giugno 2012
territoriarchico spazio-laico Spazio Laico
In questi giorni si parla molto di “famiglia” e di “famiglie”, tentando di accreditare come “vero” un modello di famiglia che, forse, non è per nulla tale.
Per questo motivo l’Uaar ha dato vita a un sito, La “vera” famiglia, che mostra come in realtà non esista niente di simile. Ogni osservazione volta al miglioramento della piattaforma è ovviamente benvenuta.
In parallelo, l’Uaar ha lanciato un’immagine attraverso Facebook, invitando soci e simpatizzante a condividerla e diffonderla.
(via Uaar)
2 Giugno 2012
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(via Microsatira)
2 Giugno 2012
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[…] Un semplice «atto impuro»
Il dilagare degli abusi sui minori da parte del clero cattolico è poi senza dubbio da ricondurre a una concezione distorta della sessualità, ritenuta un disvalore a stento riscattato dal fine procreativo, sicché non si può non vedere un nesso con le storture della dottrina morale cattolica.
Nel Catechismo della Chiesa cattolica, Compendio del 2005 si legge: «Sono peccati gravemente contrari alla castità, ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria. Commessi su minori, tali atti sono un attentato ancora più grave contro la loro integrità fisica e morale» (§ 492).
In altre parole, la ossessione maniacale nei confronti del piacere sessuale, visto come il peggiore dei peccati, porta a trattare allo stesso modo come «lussuria», cioè come offesa al sesto comandamento, sia pratiche sessuali come l’autoerotismo o fra adulti consenzienti, sia lo stupro e la pedofilia, cioè atti che si configurano prima di tutto come «violenza» verso persone non consenzienti, cioè offese al quinto comandamento. Proprio nella Lettera del 2001 si definisce l’abuso di un religioso su un minore «delitto contro il sesto comandamento del Decalogo». La “colpa” principale, per questa morale distorta, è nel fatto che si cerchi un piacere peccaminoso, non nel fatto che si violenti una persona. Una volta derubricato l’abuso su minori a «lussuria», alla stregua della masturbazione o della fornicazione, si capisce che venga non solo trattato dalla Chiesa ma percepito o fatto percepire allo stesso clero che se ne rende colpevole, come un problema da confessionale e non da tribunale, al pari di qualsiasi altro «atto impuro».
(via Cronache Laiche)
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6 Settembre 2012
«L’ecologia è cattolica»
territoriarchico spazio-laico Spazio Laico
A chi si arrampica sugli specchi per dimostrare che quel tal versetto biblico debba essere correttamente inteso nel senso esattamente opposto a quello che palesemente e univocamente esprime – quattro avverbi in due righe, mi scuso, ma li ritengo tutti indispensabili – preferisco il fondamentalista che sta cocciutamente appiattito al testo sfidando coraggiosamente il ridicolo. Sta scritto: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra, soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra» (Gen 1, 28)? E allora non venirmi a dire che «la salvaguardia del creato è un’esigenza anzitutto e profondamente biblica» (Avvenire, 4.9.2012), perché mi fai girare le palle: il tuo Dio non aveva fatto bene i conti tra risorse e consumi, perché è lo stesso Dio del pecoraio mediorientale di tre o quattro millenni fa, quando sulla Terra abitavano poche centinaia di milioni di individui. Per secoli, per millenni, si doveva leggere in Genesi ciò che letteralmente in Genesi c’è scritto, ora – semplicemente – non è più possibile: ed ecco diventi indispensabile tu, ineffabile priore di Bose, la tua faccia di culo è garanzia di una rilettura ad hoc del testo biblico. «Forse la teologia se ne è accorta tardi, troppo presa da una visione solo antropocentrica…», dici. Scusa, eh, ma il centro è sempre uno e, se lì ci metti l’uomo, non puoi metterci altro: comincia dunque a togliere quel «solo», ragiona, non puoi avere una visione del creato «anche» antropocentrica. Ma, poi, che vai a rimproverare alla teologia? Lesse letteralmente, finché le fu possibile. Oggi non può più farlo, tutto qui, ed è per questo che ora c’è bisogno di un treccartaro come te a tentare di convincerci che «l’ecologia è cattolica». Ci aspettiamo tu ce lo ripeta dai microfoni di Radio Vaticana, quella nota per le condanne per inquinamento da elettrosmog.
(via Malvino)
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