[…] Oggi Giannino è inseguito dall’ esecrazione di quegli stessi intellettuali che lo avevano glorificato e sventolato come una bandiera, a cominciare dal professore Zingales che lo ha denunziato a soli cinque giorni dal voto consegnandolo alla macchina del fango dei giornali di Berlusconi che, con la loro proverbiale e famosa innocenza, lo stanno trattando come il diavolo perché è a Berlusconi che forse Giannino poteva rosicchiare qualche punto in percentuale. E si distinguono proprio quei colleghi che lo ebbero come direttore a Libero Mercato.
Mi auguro che Giannino ne rida, all’inizio magari a denti stretti. Qui infatti la critica politica cede il passo alla letteratura, all’ antropologia del falsario visionario, al rapido esploratore dell’incognito che si è permesso qualche escursione nei territori del vuoto. Speriamo che alla fine la risata diventi fragorosa e che Giannino brindi a tutti noi esclamando come il Giannetto della Cena delle beffe: <Chi non beve con me, peste lo colga>.
21 Febbraio 2013
Giannino esecrato da chi lo glorificò
territoriarchico fermare-il-declino Gemme di Saggezza
[…] Oggi Giannino è inseguito dall’ esecrazione di quegli stessi intellettuali che lo avevano glorificato e sventolato come una bandiera, a cominciare dal professore Zingales che lo ha denunziato a soli cinque giorni dal voto consegnandolo alla macchina del fango dei giornali di Berlusconi che, con la loro proverbiale e famosa innocenza, lo stanno trattando come il diavolo perché è a Berlusconi che forse Giannino poteva rosicchiare qualche punto in percentuale. E si distinguono proprio quei colleghi che lo ebbero come direttore a Libero Mercato.
Mi auguro che Giannino ne rida, all’inizio magari a denti stretti. Qui infatti la critica politica cede il passo alla letteratura, all’ antropologia del falsario visionario, al rapido esploratore dell’incognito che si è permesso qualche escursione nei territori del vuoto. Speriamo che alla fine la risata diventi fragorosa e che Giannino brindi a tutti noi esclamando come il Giannetto della Cena delle beffe: <Chi non beve con me, peste lo colga>.
(da leggere per intero, ne vale veramente la pena, di Francesco Merlo su “Il mattoide italiano nell’abisso della patacca“)
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