In un periodo in cui la disoccupazione ha raggiunto il livello record del 10,1% con una incidenza sul comparto giovanile del 36,2% la novella disciplina del lavoro contribuirà certamente ad incrementare la folla degli inoccupati. È la conseguenza inevitabile della presupponenza di chi non ha la più pallida idea di cosa significhi aver bisogno di trovare un lavoro, qualunque lavoro, purché si possa portare a casa qualche soldo.
Le incredibili misure restrittive sull’accesso al lavoro nelle sue varie forme determineranno una prevedibile contrazione delle opportunità offerte dai datori di lavoro che, non potendo rischiare di rimanere invischiati nelle presunzioni legali che trasformano di fatto i rapporti cd. “precari” in rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, eviteranno il problema alla radice cessando i rapporti in corso e guardandosi bene dall’intraprenderne di nuovi. Così, chi ha bisogno di lavorare vede sfumare ogni possibilità e consumerà le nocche delle dita a forza di bussare invano alla ricerca di una occupazione qualunque.
Grazie Monti, da parte dei tanti giovani e giovanissimi che durante l’anno, nei fine-setttmana o durante le vacanze potevano assaporare il gusto di guadagnarsi qualcosa e che ora andranno ad affollare i parchi o i bar senza fare nulla.
Grazie Monti, da parte di tutti quei micro imprenditori muniti di partita IVA che avevano trovato commesse sicure e durevoli da indipendenti e che ora vedono sfumare anche quella possibilità di guadagno.
Grazie Monti, da parte di quei pensionati che potevano integrare la minima con qualche lavoro più o meno saltuario anche per sentirsi ancora utili nella società e che ora si dovranno accontentare di qualche partita a briscola o a bocce al circolo anziani.
Grazie Monti, perché in un momento in cui ci sarebbe stato bisogno di amplificare le opportunità di lavoro semplificando e liberalizzando obblighi ed oneri, ha di fatto paralizzato l’offerta con un incredibile quanto assurda manovra persecutoria verso le forme alternative al lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Grazie Monti, per la profonda fossa comune che sta contribuendo efficacemente a scavare in nome degli obiettivi di “rigore, equità e sviluppo” da mesi inutilmente proclamati.
Purtroppo la questione di fondo è sempre la stessa: chi stabilisce le regole non ha mai vissuto i problemi che va a regolare, né dalla parte del datore di lavoro medio-piccolo, né dalla parte del questuante, e non ha neanche l’umiltà di capire quali sono le esigenze reali di coloro che appartengono delle classi sociali meno abbienti. Prima o poi toccheremo il fondo … ed allora la ripresa arriverà per forza, ma non per merito di chi ha fatto scavare il pozzo!
9 Luglio 2012
Grazie Monti!
territoriarchico analisi-governo-monti, mercato-del-lavoro El Gobierno, Mercato del Lavoro
In un periodo in cui la disoccupazione ha raggiunto il livello record del 10,1% con una incidenza sul comparto giovanile del 36,2% la novella disciplina del lavoro contribuirà certamente ad incrementare la folla degli inoccupati. È la conseguenza inevitabile della presupponenza di chi non ha la più pallida idea di cosa significhi aver bisogno di trovare un lavoro, qualunque lavoro, purché si possa portare a casa qualche soldo.
Le incredibili misure restrittive sull’accesso al lavoro nelle sue varie forme determineranno una prevedibile contrazione delle opportunità offerte dai datori di lavoro che, non potendo rischiare di rimanere invischiati nelle presunzioni legali che trasformano di fatto i rapporti cd. “precari” in rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, eviteranno il problema alla radice cessando i rapporti in corso e guardandosi bene dall’intraprenderne di nuovi. Così, chi ha bisogno di lavorare vede sfumare ogni possibilità e consumerà le nocche delle dita a forza di bussare invano alla ricerca di una occupazione qualunque.
Grazie Monti, da parte dei tanti giovani e giovanissimi che durante l’anno, nei fine-setttmana o durante le vacanze potevano assaporare il gusto di guadagnarsi qualcosa e che ora andranno ad affollare i parchi o i bar senza fare nulla.
Grazie Monti, da parte di tutti quei micro imprenditori muniti di partita IVA che avevano trovato commesse sicure e durevoli da indipendenti e che ora vedono sfumare anche quella possibilità di guadagno.
Grazie Monti, da parte di quei pensionati che potevano integrare la minima con qualche lavoro più o meno saltuario anche per sentirsi ancora utili nella società e che ora si dovranno accontentare di qualche partita a briscola o a bocce al circolo anziani.
Grazie Monti, perché in un momento in cui ci sarebbe stato bisogno di amplificare le opportunità di lavoro semplificando e liberalizzando obblighi ed oneri, ha di fatto paralizzato l’offerta con un incredibile quanto assurda manovra persecutoria verso le forme alternative al lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Grazie Monti, per la profonda fossa comune che sta contribuendo efficacemente a scavare in nome degli obiettivi di “rigore, equità e sviluppo” da mesi inutilmente proclamati.
Purtroppo la questione di fondo è sempre la stessa: chi stabilisce le regole non ha mai vissuto i problemi che va a regolare, né dalla parte del datore di lavoro medio-piccolo, né dalla parte del questuante, e non ha neanche l’umiltà di capire quali sono le esigenze reali di coloro che appartengono delle classi sociali meno abbienti. Prima o poi toccheremo il fondo … ed allora la ripresa arriverà per forza, ma non per merito di chi ha fatto scavare il pozzo!
(via Chicago-blog – Manuel Seri)
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