Il grado di autonomia fiscale e di decentramento della spesa degli enti locali varia notevomente nei paesi Ocse. La teoria economica sembra prescrivere che, laddove vi siano spese pubbliche decise a livello locale, una maggiore accountability (presa di responsabilità) delle scelte degli eletti possa essere ottenuta grazie alla gestione autonoma delle entrate fiscali. Prendendo in considerazione questi indicatori, l’Italia si situa in una situazione mediana rispetto ai partner più avanzati. La decisione perciò di assegnare una tassa propria sugli immobili a livello locale, come ad esempio la ex Imu o la nuova Service Tax, va considerata nell’ottica di un maggiore controllo del processo di allocazione della spesa. Il meccanismo di controllo sulle politiche locali, che per il cittadino ha la contropartita di un costo fiscale, si azionerebbe tramite la non rielezione di amministratori locali non in linea con quanto accade con comunità per esempio vicine. (via Linkiesta)
2 Gennaio 2014
confronto paesi Ocse tra autonomia fiscale e decentramnento della spesa
territoriarchico decentramento-spesa, federalismo Federalismi
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22 Dicembre 2013
Sondaggio SCENARIPOLITICI (20 dicembre 2013): CDX 34,0% (+1,0%), CSX 33,0%, M5S 23,6%
territoriarchico sondaggi Sondaggi
16 Dicembre 2013
confronto variazione PIL pro capite in PPP (parità potere d’acquisto) 2008-2012
territoriarchico grafici-economia, PIL Economia e Finanza
13 Dicembre 2013
confronto produzione industriale tra Germania e Italia dal 1960 ad oggi
territoriarchico grafici-economia, produzione-industriale Produzione Industriale
(via scenarieconomici.it)
11 Dicembre 2013
l’Energia Nucleare nel Mondo
territoriarchico energia, energia-nucleare, grafici-economia Energia, Produzione Industriale
(via scenarieconomici.it)
8 Dicembre 2013
Convegno ‘L’Euro contro l’Europa? La moneta unica di fronte alla crisi globale’
territoriarchico europatia, uscita-dall-euro Crisi Finanziaria, Europatia
Dopo una prolusione del filosofo marxiano Diego Fusaro (Università San Raffaele di Milano) sul tema “Sovranità ed egemonia del politico sull’economico”, e un intervento del Presidente dell’Eurispes Gianmaria Fara sul tema “Euro, Europa e crisi italiana”, gli economisti Alberto Bagnai (Università Gabriele d’Annunzio di Pescara), Jacques Sapir (EHESS di Parigi) e Brigitte Granville (Queen Mary University di Londra, economic advisor del ministero delle finanze russo nella fase di smantellamento dell’area del rublo) esporranno le loro analisi sui costi e benefici di un possibile superamento della moneta unica e sulle implicazioni per gli equilibri politici fra i paesi membri. Conclude il convegno la tavola rotonda sul tema “Sovranità e solidarietà: dall’eurozona all’Europa”, moderata dal vicedirettore del Tg1, Gennaro Sangiuliano, nella quale esponenti di governo, come i vice ministri Stefano Fassina (Pd) e Luigi Casero (Ncd), si confronteranno con esponenti politici critici rispetto all’attuale assetto europeo, come Guido Crosetto (Fratelli d’Italia) e Gianni Alemanno (Movimento Prima l’Italia)
Sul sito di Radio Radicale i video di tutti gli interventi svoltisi al convegno.
3 Dicembre 2013
I guitti della filodrammatica Imu (di Mario Seminerio)
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[…] Solo una preghiera al governo Letta. Per l’amor del cielo, state fermi. NON TOCCATE PIU’ NULLA. Andate pure in Europa a vaneggiare di crescita e di svolta, andate a Otto e mezzo o Ballarò o a Piazzapulita a farneticare di “fase due” e di “rilancio” ma per favore, per favore, per favore, NON TOCCATE PIU’ NULLA. Se vi è rimasto un briciolo di dignità e se non pensate realmente di aver di fronte un elettorato fatto di minorati encefalici. Che potrebbe pure esser vero, a giudicare da comportamenti elettorali recenti e meno recenti.
(leggi tutto su Phastidio)
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3 Dicembre 2013
Gli effetti depressivi di una patrimoniale
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[…] Se tutte le imposte hanno affetto depressivo sull’economia, le imposte di entità straordinaria hanno un effetto straordinariamente depressivo. E non è finita qui: quando i beni sono collateral di prestiti, se si riduce il loro valore, le banche chiedono di rientrare, diventa necessario vendere ancora di più, aumentano le sofferenze. Una valanga. Inoltre quelle centinaia di miliardi, alla fine, direttamente o indirettamente, dovrebbero uscire dal circuito ed essere versate al Tesoro per ridurre di un pari importo il ricorso al mercato. Chi fornisce questa liquidità? E’ improbabile che le banche siano in grado di fornirla, solo una parte una parte sarebbe finanziata dal rimborso dei titoli di stato di loro proprietà che verrebbero rimborsati. Quello che è sicuro è che, tra tutto, si produrrebbe un’ulteriore restrizione del credito, proprio il fenomeno a cui si attribuisce la colpa della mancata crescita.
La patrimoniale è sprovvista di ogni ragione economica: sostenere che venga proposta solo per eccitare e quindi sfruttare l’invidia sociale, sarebbe tuttavia semplicistico. Il Corriere ha pubblicato un diagramma della Ragioneria Generale dello Stato che rappresenta, anno per anno, le tappe dell’avanzata della spesa pubblica: una disfatta. Chiedere ai cittadini di “svendere” parte del proprio patrimonio per metterne il ricavato nelle mani di quello stato di cui i suoi stessi massimi funzionari dimostrano l’incapacità a contenere la spesa, appare un’oscenità. E dire che ad agire sulla spesa si incontrano “difficoltà politiche”, implica che, per i proponenti la patrimoniale, tagliare sarebbe un’oscenità maggiore. Se la strada di chi è incaricato della spending review è ingombrata da “difficoltà politiche”, gli si dia responsabilità politica: da ministro potrebbe, all’occorrenza, “metterci la faccia”. Il mostro di Loch Ness non si farebbe più vedere: nessuno è mai riuscito a guardarlo negli occhi.
(leggi tutto su francodebenedetti.it)
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28 Novembre 2013
Siamo tutti liberisti. Soprattutto loro (i confindustri)
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Ryanair sbarca a Fiumicino. Che dovrebbe voler dire più voli e più concorrenza sui prezzi. Che in Italia vuol dire spavento generale. Siamo tutti liberisti.
E, per tutti, Assaereo :«L’avvio dei nuovi collegamenti annunciati da Ryanair a Fiumicino è un fatto eccezionalmente grave che produrrà conseguenze pesantissime su tutti gli operatori e del quale se ne assumeranno tutta la responsabilità, anche nei confronti di migliaia di lavoratori, coloro che l’hanno resa possibile”.
L’incertezza grammaticale quasi supera quella politica. Quanto a quest’ultima, si segnala all’ignaro che Assaereo non è guidata da Landini e non è parte della FIOM.
Assaereo è affiliata a Confindustria.
(via Leoniblog.it)
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3 Gennaio 2014
Latvia: Welcome in EURSS and Euro and RIP !
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(via @ElyseeMarine)