(via FinanzaNoStop)
analisi-governo-monti
12 Novembre 2012
dopo un anno di governo Monti
territoriarchico analisi-governo-monti, governo-monti, tecnocialtroni El Gobierno
15 Ottobre 2012
Verso la Bancarotta: Berlusconi batte Monti (Analisi del rapporto debito/PIL)
territoriarchico analisi-governo-monti, debito-pubblico, governo-monti, grafici-economia Economia e Finanza, El Gobierno
Ahh, Santi Media Sussidiati, oggi sui TG nostrani BUONE NOTIZIE.
La Banca d’Italia certifica che il debito pubblico sta scendendo. Ed è vero!
E in fatti come noto il debito pubblico ha una sua stagionalità data dal fatto che mentre le uscite sono più o meno costanti le entrate no. Dipendono dai periodi di versamento delle varie imposte e da altre fonti di entrata (dividendi delle quotate partecipate ad esempio). […]
[…] Non c’è partita il governo Berlusconi/Tremonti è riuscito a fare molto meglio dell’attuale banda di tecnici. A mancare ovviamente è il PIL il quale si avvia verso un rotondo -3% questo anno (nel grafico si siamo limitati ad un -2,5% per prudenza).
Ecco come stanno in realtà le cose. Un disastro mai visto, roba da anni ’80 in piena era Craxiana. Anzi peggio, perchè in questo caso è la produzione di ricchezza a mancare. Come vi ripetiamo da mesi:
Lo stato può tassare, confiscare, imprigionare ma mai e poi mai uno stato potrà costringere l’individuo a produrre ricchezza.
Ed è quello che sta accadendo, i parassiti tassano e i produttori di ricchezza chiudono o se ne vanno oltre confine.
Alla via così sempre avanti verso la bancarotta.
(leggi tutto su Rischio Calcolato)
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20 Agosto 2012
Dalla parte dei magistrati di Palermo – Mario Albanesi
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(via Blog di Beppe Grillo)
18 Agosto 2012
Monti: con l’evasione siamo in guerra (cose da pazzi)
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“Ma ve lo immaginate , un premier di un paese Europeo o il presidente degli USA che dichiara: << con l’evasione siamo in guerra>> , mentre un insigne componente del suo esecutivo, ex -amministratore di una banca che ha già concordato di pagare, per accertata evasione, 270 milioni di euro, è indangato per quella vicenda di frode fiscale ? E, come se non bastasse , nello stesso istituto bancario, all’epoca dei “fatti” era vice-presidente dell’organismo di controllo (il consiglio di sorveglianza), anche il ministro del welfare Elsa Fornero. Cosa controllava la vicepresidente Fornero?
E come credete reagirebbe, in una tale situazione in quei paesi, la stampa e l’informazione? Così come fanno, questi indecenti, gazzettieri azzerbinati?”
Domanda: “che il lupo pretenda di mangiare la pecora, sta nelle cose, ma che la pecora gli dia il benservito … questo proprio no ! A quando la rivoluzione?
(via Polcri blog)
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9 Luglio 2012
Grazie Monti!
territoriarchico analisi-governo-monti, mercato-del-lavoro El Gobierno, Mercato del Lavoro
In un periodo in cui la disoccupazione ha raggiunto il livello record del 10,1% con una incidenza sul comparto giovanile del 36,2% la novella disciplina del lavoro contribuirà certamente ad incrementare la folla degli inoccupati. È la conseguenza inevitabile della presupponenza di chi non ha la più pallida idea di cosa significhi aver bisogno di trovare un lavoro, qualunque lavoro, purché si possa portare a casa qualche soldo.
Le incredibili misure restrittive sull’accesso al lavoro nelle sue varie forme determineranno una prevedibile contrazione delle opportunità offerte dai datori di lavoro che, non potendo rischiare di rimanere invischiati nelle presunzioni legali che trasformano di fatto i rapporti cd. “precari” in rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, eviteranno il problema alla radice cessando i rapporti in corso e guardandosi bene dall’intraprenderne di nuovi. Così, chi ha bisogno di lavorare vede sfumare ogni possibilità e consumerà le nocche delle dita a forza di bussare invano alla ricerca di una occupazione qualunque.
Grazie Monti, da parte dei tanti giovani e giovanissimi che durante l’anno, nei fine-setttmana o durante le vacanze potevano assaporare il gusto di guadagnarsi qualcosa e che ora andranno ad affollare i parchi o i bar senza fare nulla.
Grazie Monti, da parte di tutti quei micro imprenditori muniti di partita IVA che avevano trovato commesse sicure e durevoli da indipendenti e che ora vedono sfumare anche quella possibilità di guadagno.
Grazie Monti, da parte di quei pensionati che potevano integrare la minima con qualche lavoro più o meno saltuario anche per sentirsi ancora utili nella società e che ora si dovranno accontentare di qualche partita a briscola o a bocce al circolo anziani.
Grazie Monti, perché in un momento in cui ci sarebbe stato bisogno di amplificare le opportunità di lavoro semplificando e liberalizzando obblighi ed oneri, ha di fatto paralizzato l’offerta con un incredibile quanto assurda manovra persecutoria verso le forme alternative al lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Grazie Monti, per la profonda fossa comune che sta contribuendo efficacemente a scavare in nome degli obiettivi di “rigore, equità e sviluppo” da mesi inutilmente proclamati.
Purtroppo la questione di fondo è sempre la stessa: chi stabilisce le regole non ha mai vissuto i problemi che va a regolare, né dalla parte del datore di lavoro medio-piccolo, né dalla parte del questuante, e non ha neanche l’umiltà di capire quali sono le esigenze reali di coloro che appartengono delle classi sociali meno abbienti. Prima o poi toccheremo il fondo … ed allora la ripresa arriverà per forza, ma non per merito di chi ha fatto scavare il pozzo!
(via Chicago-blog – Manuel Seri)
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3 Luglio 2012
tagli di spesa pubblica e aumento delle tasse: il grafico dell’Economist
territoriarchico analisi-governo-monti, consolidamento-fiscale, grafici-economia, imposizione-fiscale Crisi Finanziaria, El Gobierno
Nel perseguire il consolidamento fiscale c’è chi taglia la spesa e chi aumenta le tasse. L’italico governo tecnocialtrone è al primo posto: per l’aumento dell’imposizione fiscale, naturalmente.
Su tasse e spending review la tabella (allegata) dell’Economist vale mille parole[…] Professor Monti a che punto è il lavoro di Amato, Bondi e Giavazzi sulla revisione della spesa e dei sussidi per partiti, sindacati, imprese e pubblica amministrazione? Meno televisione e più azione che al 2013 dobbiamo arrivare vivi e i mercati (e la Signora Merkel) forse non vedono la TV italiana, ma sicuramente leggono The Economist e non sono fessi.
(via Linkiesta)
1 Luglio 2012
la favoletta del superMario (sgonfio) di ritorno dal vertice europeo
territoriarchico analisi-governo-monti, crisi-finanziaria, disunione-europea, ESM-MES, rigore-tedesco Crisi Finanziaria, El Gobierno, Europatia
La favoletta del superMario (sgonfio) di ritorno dal vertice europeo raccontata con i piedi per terra, senza l’aiuto di Pindaro. Qui quanto pensa F. Goria, su Keynes Blog de Linkiesta gli altri estratti (Cesaratto e Piga):
Fabrizio Goria sul suo blog ospitato da Linkiesta ci va giù pesante: “La farsa del consiglio europeo che doveva salvare l’euro”. Scrive Goria:
L’accordo salva-euro è già partito nel peggiore dei mondi. Nonostante i proclami, dal Consiglio europeo è emerso poco. Non devono illudere i guadagni sul mercato azionario. Nel mondo dei bond governativi, dopo due ore di rally tutto è tornato sulle stesse quote di ieri. Il tasso d’interesse del titolo di Stato decennale italiano è tornato sopra il 6% mentre quello spagnolo a ridosso del 7 per cento.
Per accedere alle risorse di European financial stability facility (Efsf) ed European stability mechanism (Esm) ci saranno delle condizioni, come previsto dalle Guidelines dell’Efsf sugli interventi nel mercato obbligazionario primario e secondario. Queste saranno controllate da Banca centrale europea e Commissione europea […]
Non solo. Lo statement del Consiglio europeo spiega che i fondi erogati dallo Esm non avranno uno status senior, che avrebbe posto delle concrete problematiche legali in caso di erogazione diretta verso gli istituti di credito. Anche in questo caso, dalla cancelleria della Merkel hanno spiegato che la seniority non si applicherà esclusivamente agli aiuti verso la Spagna.
Per tutte le altre fattispecie, oltre alla seniority, ci dovrà essere l’unanimità del Consiglio europeo, oltre che del Parlamento tedesco. La stessa condizione, attualmente, è posta anche sull’intervento dei due fondi sul mercato obbligazionario secondario. E l’unanimità, per ora, non c’è: Finlandia e Olanda hanno nella notte hanno espresso il loro disappunto.
La discussione è quindi rimandata all’Eurogruppo di inizio luglio. In quel vertice saranno discussi i ruoli di Efsf ed Esm […] Considerato che l’Efsf ha una dotazione ridotta rispetto al suo valore iniziale, il suo utilizzo non potrà che essere limitato. Dai 440 miliardi di euro iniziali vanno infatti tolti i circa 200 miliardi già erogati per Grecia, Irlanda e Portogallo, più parte dei 100 che sono da destinare alla Spagna. Troppo pochi per sostenere sul mercati obbligazionari sia Spagna sia Italia da qui fino alla fine dell’anno, quando saranno ultimati i conferimenti allo European stability mechanism.
6 Giugno 2012
una sola via: abbassare le tasse
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[…] Esiste una differenza fondamentale tra gli Stati e tutti gli altri attori economici. Le famiglie, le imprese e le istituzioni non profit programmano infatti e realizzano le loro spese sulla base dei redditi che riescono a conseguire attraverso le rispettive attività. Gli Stati al contrario prima decidono quanto spendere e poi quanto sottrarre ai cittadini attraverso le tasse per finanziare la spesa pubblica. Per i privati la spesa dipende dalle entrate, per gli Stati le entrate dipendono dalla spesa. La spesa pubblica è pertanto una variabile indipendente.
[…] Il contribuente è quindi obbligato a impiegare una quota crescente dei sui redditi, decrescenti a causa delle recessione, per finanziare in maniera coercitiva costi esorbitanti di servizi di qualità scadente che mai sceglierebbe di comperare se fosse libero di scegliere. Una spesa pubblica indipendente dalla quantità e qualità dei servizi pubblici implica una corrispondente tassazione indipendente dai redditi prodotti dagli agenti economici. Infatti, se le aliquote fossero date, redditi decrescenti a causa della recessione produrrebbero razionalmente e condivisibilmente un gettito decrescente. Invece, poiché il livello del gettito ricercato dai governi è grandezza indipendente da tutto il resto e definito ex ante, le aliquote diventano flessibili e si relazionano con i redditi/gli imponibili secondo un’iperbole equilatera.
[…] Non c’è bisogno di scomodare Arthur Laffer per essere consapevoli che un’aliquota al 100% produce gettito zero: un’imposta espropriativa riesce ad associare gettito nullo, come nel caso di nessuna imposta, a fenomeno economico nullo. Splendido risultato!
[…] Cosa bisognerebbe fare allora? È evidente che per aumentare il gettito bisogna iniziare a ridurre, e farlo a regime in maniera considerevole, le aliquote fiscali al fine di rilanciare i fenomeni economici soffocati dall’alta pressione. Ma questo non è fattibile sin tanto che i cittadini e gli attori economici privati in generale non riusciranno a imporre ai decisori politici il semplice vincolo che sono le entrate pubbliche conseguibili con aliquote eque e ragionevoli a stabilire quanto esattamente lo stato può spendere.
(via Il Sussidiario – Ugo Arrigo)
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6 Giugno 2012
l’attività del governo Monti: per Alesina e Giavazzi la direzione è sbagliata
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[…] Già molti osservatori sono rimasti perplessi per i passi indietro compiuti sulle liberalizzazioni e sulla riforma del mercato del lavoro. Ora si chiedono in che direzione si muoverà il governo Monti. A noi pare si vada in quella sbagliata.
Il provvedimento più importante che il governo si appresta a varare riguarda le infrastrutture fisiche. Lo abbiamo detto più volte, ma è bene ripeterlo: non è questa la priorità dell’Italia. Che beneficio arreca a un’impresa risparmiare mezz’ora fra Civitavecchia e Grosseto se poi deve attendere dieci anni per la risoluzione di una causa civile, due per sapere da un giudice se dovrà reintegrare sul posto di lavoro un dipendente che aveva licenziato, oltre un anno per essere pagata da un’amministrazione pubblica?
A un Paese post industriale come l’Italia non servono più infrastrutture fisiche. Servono infrastrutture di altro tipo: una giustizia veloce, certezza del diritto, regolamenti snelli, un’amministrazione pubblica che faccia il suo dovere e non imponga costi enormi a cittadini e imprese, un’università che produca buon capitale umano e buona ricerca, e una lotta efficace alla criminalità organizzata. […]
(via Corriere della Sera – Alesina & Giavazzi)
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23 Dicembre 2012
Il Grandioso Discorso alla Nazione di Mario Monti
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Per la prima volta in 13 mesi Mario Monti mi è simpatico, sta facendo un discorso alla nazione semplicemnte grandioso (lo sto ascoltando mentre scrivo). Senza peli sulla lingua, diretto, duro e senza giri di parole. Il bersaglio principale del premier Monti è Berlusconi, ma anche consorterie (l’avvocatura ad esempio..), e i poteri che ne avrebbero bloccato l’azione di governo (abolizione delle province).
Fantastico, davvero fantastico. Forse il primo discorso politico non democristiono fatto da un premier nella storia di questo paese.
Detto questo, Mario Monti ha salato piè pari un elenco dei risultati positivi ottenuti dal governo, anche “per non annoiare la sala“.
Ne elenchiamo alcuni qui sotto:
Mi piacerebbe che qualche giornalista ANNOI la sala facendo qualche domanda a riguardo.
Comunque, gran discorso, da abile e consumato politico.
(via Rischio Calcolato – di Funnyking)
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