(via @FrancoBechis e Fatto Quotidiano)
corretta-informazione
19 Agosto 2012
meeting di Rimini ed applausi a Formigoni (visioni a confronto)
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16 Giugno 2012
80 miliardi di bugie (e della piaggeria giornalistica)
territoriarchico corretta-informazione, cresci-italia, governo-monti, stampa-e-società, tecnocialtroni Editti sussidiati, El Gobierno
Il meccanismo è collaudato, il risultato certo, l’effetto quello di una propaganda patetica. Funziona così: il governo annuncia qualcosa, un ministro fa una dichiarazione, sceglie un numero qualsiasi, possibilmente con tanti zeri, e può stare sicuro che i giornali titoleranno su quello.
“Sviluppo, la legge vale 80 miliardi”, apre la prima pagina Repubblica, con la decenza di mettere almeno tra virgolette l’affermazione, così che la responsabilità ricada su chi l’ha fatta, Corrado Passera. Al titolista resta però la colpa, forse maggiore, di limitarsi al copia-incolla delle dichiarazioni, senza spiegare al lettore che di quegli 80 miliardi non se ne vede traccia alcuna. Il Corriere della Sera cancella pure le virgolette e asserisce “80 miliardi per la crescita”. La Stampa concede anche dettagli, per dare maggiore credibilità alla balla, “Tagli e vendite, un piano sviluppo da 80 miliardi”.
Soldi che non ci sono, ovviamente: spendere davvero 80 miliardi per la crescita sarebbe l’equivalente di un piano Marshall, una svolta che dovrebbe sembrare assurda a chiunque abbia seguito la politica degli ultimi mesi. Siamo seri, un governo che deve fare una manovra da 60 miliardi per salvare l’Italia, come recitava il nome del decreto, poi ne trova 80 da spendere? Altro che tecnici, sarebbero alchimisti, ciarlatani (ok, su quest’ultimo punto il dibattito è ancora aperto). […]
Una spiegazione del successo di queste balle mediatiche è la piaggeria giornalistica, sicuramente, qualcuno sostiene anche l’incompetenza (a questo io non credo, bisogna essere abili a maneggiare le notizie, qualunque sia lo scopo che si persegue, informativo o altro). Ma c’è anche qualcosa di più inquietante: la convinzione, da parte di politici (o tecnici) e giornalisti, che gli italiani non vogliano o non possano capire. […].
Il lettore però ha il potere assoluto, ha un euro e qualche centesimo da destinare altrove. Nessuna sorpresa che lo stia facendo sempre più spesso. E non è solo colpa della crisi.
(via il Fatto Quotidiano – Stefano Feltri – ottimo, da leggere per intero)
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1 Giugno 2012
derive catastrofiste: basta con le esagerazioni l’Emilia non è scomparsa
territoriarchico corretta-informazione, stampa-e-società Lista Civica
[…] Tutto viene enfatizzato a dismisura, a partire dalla paura della gente, che già ha buoni motivi per avere paura. L’altra notte l’ho trascorsa in piedi fra la gente in tenda. Una notte certamente disagevole, soprattutto per la preoccupazione per il futuro. Ma non ho visto alcuna scena di panico. La mattina alle nove accendo la radio e sento: «Notte di terrore nelle tendopoli per sessanta nuove scosse». Che ci sono state, ma non tali da essere percepite.
Non si tratta di sminuire la gravità di quello che è accaduto, ma di evitare che ai danni del terremoto si aggiungano quelli di un’informazione drogata. L’altra sera parlavo con Michele de Pascale, assessore al Turismo del Comune di Cervia. Mi diceva di non capire la contraddizione: «Stiamo accogliendo nei nostri alberghi gli sfollati perché qui da noi sono al sicuro. Poi riceviamo disdette per quest’estate: i clienti hanno sentito in tv che l’Emilia è distrutta. L’altro giorno un albergatore mi ha detto che lo hanno chiamato dalla Germania per annullare la prenotazione e hanno chiesto: ma siete ancora vivi?».
Domande alle quali ne aggiungo una diretta umilmente alla categoria di cui faccio parte: vogliamo davvero aiutare gli emiliani a ripartire? Atteniamoci ai fatti. Sono già abbastanza gravi che non c’è bisogno di metterci il carico.
(via Basta con le esagerazioni l’Emilia non è scomparsa- LASTAMPA.it).
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2 Maggio 2013
punti di vista
territoriarchico controllo-dei-media, corretta-informazione CartaMedia
A proposito del medesimo rapporto Ocse.
Corriere della Sera:
ItaliaOggi: