Osserva giustamente Melilli sul Corriere del Veneto in relazione all’uscita del vescovo di Vicenza:
[…] Ma tutto immaginavamo tranne che monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, sparasse contro la Germania: «Pensa troppo a se stessa».
[…] Ora, a parte la gaffe verso la Germania, lo stesso Paese che ha dato i natali a Benedetto XVI; al di là del boomerang verso quel «popolo tedesco» che esprime anche i turisti storicamente amanti del Veneto (e di Vicenza) e al netto del giudizio su un Paese notoriamente solido, l’invettiva di Pizziol ha comunque il merito di avviare una riflessione su Europa, crisi e strategie. Con un’avvertenza, però: se l’Europa rischia la bancarotta non è certo per le politiche di rigore della Germania. Piuttosto, bisogna riflettere sulle finanze spregiudicate di Atene, Madrid e in parte di Roma, prima del Governo Monti.
[…] Ciò che sorprende nell’analisi di monsignor Pizziol è l’obiettivo di fondo: una critica sì acuta all’esterno, in questo caso alla Germania, ma deficitaria al proprio interno e cioè al Vaticano: l’affare Gotti Tedeschi, il corvo o i corvi che sottraggono decine di documenti riservati anche sui conti e gli investimenti della Santa Sede.
Da che pulpito !! Oltretutto, speriamen ke ai turisten tedeschen non gli girino le ballen … (una tirata d’orecchi da Bertone non gliela leva nessuno: fanatico).
5 Luglio 2012
per la Chiesa siamo diversi …
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(via @JoePolpetta)