verso-la-bancarotta
8 Novembre 2012
Monti e il vaglio elettorale
territoriarchico governo-monti, monti-bis, tecnocialtroni, verso-la-bancarotta El Gobierno
23 Luglio 2012
A questi Tassi Non Arriviamo alla Fine della Settimana
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Gooooood Morning Italia:
Di contorno i Bonos Spagnoli a 10 anni quotano intorno agli 7,5% oltre la sfera della sostenibilità di almeno 100 punti base.
Domandina? Tenete ancora i vostri soldi in una solidissima banca italiana?
Ebbene delle due l’una, o la BCE interviene e subito oppure con questo andazzo le probabilità di un bank holiday o di qualche intervento governativo straordinario sui Vostri risparmi diventa molto probabile.
Come scrivevo ieri, credo che alla fine la BCE interverrà con qualche misura tampone, ma sapete cosa? Non ho la sfera di cristallo, non sono affatto certo che avverrà e comunque, per non sapere ne leggere ne scrivere la soglia del rischio tollerabile sui risparmi di una vita è già stata superata da tempo. Oggi siamo alla follia.
Detto questo, lo spread viaggia intorno ai 530 punti ad un passo dal record assoluto, il tesoro ha annullato le aste di BTP fino a metà Agosto, il nostro paese NON PUO’ PIU’ ACCEDERE AL MERCATO con QUESTI TASSI.
In altre parole, stipendi e pensioni da ora saranno pagati con i soldi in cassa e poi e quello che si riesce a racimolare con le tasse…. beh poi o si chiede ufficialmente aiuto e ci si trasforma in un lander tedesco oppure si fallisce (o si torna alla lira).
Ah già e poi c’è la Sicilia, lo sapevate che S&P gli ha sospeso il rating in attesa di chiarimenti su alcune poste del bilancio (cioè crediti inesigibili spacciati per buoni), come al solito si svegliano a quando la frittata è fatta.
(via Rischio Calcolato – Funnyking)
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8 Giugno 2012
il destino della world economy sulla copertina de The Economist
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(via @alessandrolasi)
8 Giugno 2012
can this man save Europe? ‘sti cazzi …
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8 Giugno 2012
Monti: mollato dai ‘poteri forti’, lo attendono i forconi
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[…] Povero Monti, pensava di poter passare alla storia come il salvatore della patria e invece la cronaca lo sta già liquidando come un mediocre signore che non salverà nemmeno se stesso. Il primo ad abbandonarlo è stato proprio il giornale su cui per anni ha scritto “autorevoli editoriali”, il Corriere della Sera. Che poi in quegli editoriali si dicesse qualcosa di veramente fondamentale sfido chiunque farmene un resoconto. E poi viene mollato anche da Confindustria: un premier lombardo messo in croce dall’avvento di un imprenditore lombardo, Giorgio Squinzi, quello sì che ha saputo conquistare il mondo con la propria attività.
Vai Mariuccio, vai in Engadina prima che ti rincorrano con i forconi, (onta che non è toccata nemmeno al Berlusca, sebbene se la meritasse, eccome): tra poco mi sa che neppure il tuo tutor, Re Giorgio del Colle, sarà più in grado di difenderti.
(via l’Indipendenza)
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4 Giugno 2012
dallo Sme all’Euro sempre ‘più Europa’! E la storia continua …
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[…] Ci avevano detto che con “più Europa” alias “Sme credibile” avremmo abbattuto il nostro differenziale di inflazione e favorito la nostra crescita rendendo sostenibile il cambio fisso con la Germania. Il risultato è stata la crisi del 1992.
Ci avevano detto che con “più Europa” alias “moneta unica” avremmo potuto influire sulla gestione della politica monetaria europea (e non ci stiamo riuscendo nemmeno con un italiano alla presidenza della Bce) e avremmo beneficiato di bassi tassi di interesse (e lo spread è sopra i 400 punti).
Ora ci dicono che con “più Europa” alias “unione fiscale” tutto andrà a posto, perché, udite udite, naturalmente potremo fare tanti bei trasferimenti a vantaggio dei paesi in difficoltà (e come no!), finanziando in essi, tramite gli eurobond (euroche?), “un sacco di bei proggetti che porteranno un sacco de crescita un sacco bbella…”
Voi ci credete?
Io no. Sono diventato un pochino mißtrauisch. Che ci volete fare? Sarà l’età! E quindi io “herein” non lo dico. E mi dispiace tanto se Angela non mi dirà “so gefällst du mir.” Ho elaborato lutti amorosi peggiori.
Perché vedete, io non so voi come traducete “wer immer strebend sich bemüht, den können wir erlösen“. Io lo traduco: perseverare diabolicum. Mi direte che non mi intendo molto di latino, e forse nemmeno di tedesco. Può essere. Ma mi intendo un po’ di economia. Prima di vedere tanti bei progetti finanziati in Vestfalia o in Turingia coi soldi nostri (perché tanto andrebbe a finire così), preferirei che ci tirassimo fuori. Vedete voi…
(ma poi non dite che non ve lo avevo detto… e a De Bortoli, con grande stima, non invidio proprio nulla!)
(via Goofynomics) da leggersi per intero, ne vale la pena
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1 Giugno 2012
rigorismo teutonico e ‘fantasia’ mediterranea
territoriarchico crisi-finanziaria, governo-monti, verso-la-bancarotta Crisi Finanziaria
Uno sfogo come un altro davanti ad una crisi che ci sta scivolando di mano.
Vorrei proporre una sintetica interpretazione di cosa stia succedendo in almeno un sottoinsieme dei paesi Europei travolti dalla crisi, diciamo Grecia, Italia, e anche Francia (la dinamica della crisi per Spagna e Irlanda e’ diversa; del Portogallo non so nulla). Argomentero’ poi che almeno parte della colpa di cosa sta succedendo vada addossata alla piega che ha preso il dibattito economico in questi paesi (e nel resto d’Europa). Infine trarro’ le mie conclusioni su chi guadagna da questa situazione. Questo mi aiuta ad identificare gli utili idioti della situazione.
[…] da leggere per intero, ne vale la pena
Ci guadagneranno le banche perche’ quando i risparmiatori corrono agli sportelli e i capitali volano che e’ un piacere poi non si puo’ andare troppo per il sottile, e si finisce sempre che un Paulson qualunque va in Parlamento a chiedere una montagna di miliardi che senno’ domani chiudiamo i Bancomat.
E allora chiudiamo il cerchio. Quelli che, a seconda delle interpretazioni, hanno costretto o aiutato i tedeschi a temporeggiare, quelli che hanno prodotto tutti quegli argomenti errati di cui sopra conditi con la minaccia di un arrivo di un nuovo baffone (o pelatone), quelli li’, sono gli stessi che odiano il neo-liberismo, gli speculatori, i mercati, che occupano Wall Street, che …. Alla fine, stanno aiutando le banche a uscire da questa situazione coi soldi dei contribuenti, come negli Stati Uniti.
Utili idioti.
(via noisefromamerika – alberto bisin – utili idioti)
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1 Giugno 2012
l’OCSE certifica il record mondiale di Monti di incremento di tasse
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Tenuto conto che la colpa non è proprio tutta di Monti – visto che buona parte della tassazione che ci opprime è un lascito del gobierno Berluscones – che comunque Monti ha contribuito a rendere ancor più asfissiante, la seguente comparazione non lascia dubbi su come i vari stati abbiano agito dal lato taglio della spesa e da quello dell’aumento dell’imposizione fiscale. A futura memoria.
(via Rischio Calcolato – Gpg Imperatrice)
30 Maggio 2012
Verso la bancarotta: asta sui BTP un bagno di sangue …
territoriarchico default-sovrano, governo-monti, verso-la-bancarotta El Gobierno
[…] Mario Monti ha SCELTO la via delle tasse e dello stato di polizia fiscale.
Il risultato lo vediamo oggi.
Dunque, Sen, prof. Mario Monti, per il bene del Nostro Paese, dimettiti!
da S24o
Rendimenti in rialzo all’asta odierna di Btp a lungo termine che registra una domanda piuttosto sostenuta con l’intero ammontare offerto che è stato collocato. Sul BTp decennale il rendimento torna sopra il 6% attestandosi al 6,03% rispetto al 5,84% del precedente collocamento. Aumento più accentuato per i rendimenti sul titolo a 5 anni che registra un tasso del 5,66% rispetto al 4,85% dell’asta precedente.
In questo modo il differenziale dei rendimento o spread tra BTp a 10 anni e Bund della Germania è arrivato a toccare 4,69 punti percentuali, o 469 punti base.
Si attendono commenti dai media sussidiati… (ovviamente sarà colpa del calcio e della situazione internazionale)
Breve promemoria per il prof. Sen. Mario Monti
solo 145bps all’inversione della curva.
Spread a 464bps (solo 36 punticini dalla magica quota 500)
E questo tizio non è neppure stato eletto.
(via Rischio Calcolato)
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20 Ottobre 2013
il fallimento di una classe dirigente
territoriarchico verso-il-default, verso-la-bancarotta Analisi socio-politiche, Gemme di Saggezza, Italianide, Perché Secedere
Non sappiamo se l’Italia serva ancora a qualcosa, oltre a dare il nome a una nazionale di calcio e a pagare gli interessi del debito pubblico. Abbiamo dunque bisogno di una classe dirigente che – messa da parte la favola bella della fine degli Stati nazionali e l’alibi europeista, che negli ultimi vent’anni è perlopiù servito solo a riempire il vuoto ideale e l’inettitudine politica di tanti – si compenetri della necessità di un nuovo inizio. Ripensi un ruolo per questo Paese fissando obiettivi, stabilendo priorità e regole nuove: diverse, assai diverse dal passato. Mai come oggi, infatti, abbiamo bisogno di segni coraggiosi di discontinuità, di scommesse audaci sul cambiamento, di gesti di mutamento radicale.
(leggi tutto su il Corriere della Sera – E. G. della Loggia
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